Scaduta la garazia della macchina, è ora di metterci le mani per la manutenzione ordinaria. Cambio olio e filtri aria, gasolio e olio. Il concetto da seguire per fare il lavoro è sempre lo stesso, dato che però si tratta di un diesel, c'è da seguire una procedura diversa per il cambio del filtro del gasolio, niente di complicato ma è bene conoscerla per non ritrovarsi a fine lavoro con il motore che non ne vuole sapere di ripartire. Si comincia con rimuovere il fondo piatto sotto al motore, e magari scoprite vari trasudi di olio, che entro un certo limite sono normali.
Seguendo il forum dedicato al mondo del Ténéré, ho trovato un messaggio di un utente che ha avuto il radiatore bucato su un lato, senza aver mai preso colpi o cadute. Osservando bene la situazione, ha potuto capire che il problema è stato causato dalle vibrazioni del motore, e dall'eccessiva vicinanza della parte metallica della protezione frontale del radiatore. Dalle foto si capisce meglio di cosa si parla. Basta allentare la protezione sinistra laterale in basso, per arrivare a vedere se si ha questo problema o meno.
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Vista la buona qualità delle leve freno e frizione che ho mantato sul Ténéré, il mio amichetto di merende ha deciso di provare l'articolo sul suo vstrom, prendendo le leve antirottura con lunghezza regolabile. Il montaggio è molto molto semplice, un bullone da sfilare, e cambio leva. Forse c'è un pò da ragionare e verificare la leva frizione sul cavo per assicurarsi che ci sia la giusta tensione del cavo e il giusto gioco a frizione rilasciata.
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Dopo aver montato i paramani touratech, sono dovuto scendere a qualche compromesso con la posizione delle leve freno e frizione. Sono troppo lunghe, ho dovuto spostare tutto l'attacco al manubrio verso l'interno, e nonostante questo, la leva frizione in posizione rilasciata toccava il paramano. Situazione poco sicura in caso di caduta, o banalle colpo al paramano che non para un bel niente trasferendo tutto il colpo ricevuto direttamente sulla leva, con tutti i rischi di rottura possibili. Montare una leva più corta anti rottura sarebbe stata la soluzione migliore, il costo del ricambio che avevo trovato però non mi è mai sembrato appropriato... poi qualcuno nel forum del tènèrè, ha trovato una cineseria a soli 36 euro e messo un paio di foto delle leve. Per soli 36 euro ho provato a prenderle, ci sono voluti circa 45 giorni per arivare, e devo dire che tutto sommato sono molto meglio di quello che pensavo come fattura e precisione della lavorazione di tutte le parti.
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Quando avevo lo scooter Atlantic 500, ero molto soddisfatto del suo cruscotto che dava più informazioni di una macchina di lusso di quel periodo... aveva di tutto, dal cronometro al voltometro, consumi in tempo reale, medie della velocità, insomma, per me che ne sono malato di queste cose, era una vera goduria. Passato poi all'honda swt400 un brusco passo indietro, c'era solo il consumo in tempo reale. Il minimo del minimo per il mio punto di vista. Passando poi al Tènèrè, una perdita totale di informazioni del mezzo, nenache la temperatura dell'acqua, solo la spia di allarme. Cruscotto essenziale, anche perchè la moto è un pò essenziale e vecchio concetto dove quello che non c'è non si rompe, e anche un pò per motivi economici del prodotto in se. Comunque, la mancanza di queste informazioni un pò mi pesava, fare accrocchi artigianali con led o piccoli strumentini rimediati non mi andava. La soluzione c'è, è completa di tutto, e in una sola volta si riescono ad avere ben 18 valori e indicazioni diverse dalla moto, e dal motore. Si tratta del cruscotto striker che fornisce queste indicazioni ricavate da vari sensori da montare sulla moto: velocità, velocità media, velocità massima, trip, contachilometri, voltaggio batteria, voltaggio massimo batteria, voltaggio minimo batteria, orologio, conta ore, tempo in movimento, cronometro, tempo in movimento accumulato, temperatura ambientale, temperatura motore, temperatura massima motore, spia programmabile controllo olio, spia programmabile tagliando e due led, uno giallo e uno rosso programmabili per vari allarmi vitali per la salute del motore che comprendo voltaggio batteria basso, voltaggio batteria eccessivamente basso, temperatura motore alta e temperatura motore pericolosa. Una goduria per me tutta sta roba....!!! Qui sotto la scatola e il contenuto della scatola che comprende anche il bulbo da inserire nel tubo dell'acqua.
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Il Beta Alp 4.0 non è una moto che ha la sella molto alta da terra, almeno per me che sono 1,80 e da quel che ricordo. Comunque tutto è relativo alla statura che uno ha, e alla comodità in generale che si vuole avere nel salire e scendere dalla moto. Ecco qui che qualcuno a cui non andava a genio l'altezza da terra della sella, ha deciso di trovare la soluzione modificando l'attacco dell'ammortizzatore posteriore al forcellone per abbassarla un pò. Per prima cosa è stata smontata la parte interessata alla modifica per prenderne le misure e studiarla un pò per capire come riprodurre il pezzo con le nuove misure.
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Con una certa delusione, a soli 23.000km ho dovuto rifare tutto il trittico... speravo invece di toccare almeno i 30.000km. Nell'ultimo mese dovevo tirare la catena ogni 15 giorni, segno che non c'era più speranza. Per questo lavoro ho deciso di affidarmi ad un amico, uno che ci sa fare ed ha esperienza da vendere, considerando che dall'età di 7 anni ha cominciato a correre, è partito dal motard per poi approdare nell'enduro e gareggiare poi nei motorally, Pierpaoli. La suaofficina si trova qui (via quarto rubbie) e lo consiglio per tutto quello che riguarda la preparazione delle moto di qualsiasi stazza per l'off (e non solo...). Ho deciso di affidarmi a lui perchè ritengo che il trittico sia una parte da non sottovalutare quando la si lavora, se non è fatta a regola e cede per qulsiasi motivo in qualsiasi posto ci si trova, sò veri paduli per il deretano... rimani li dove sei, punto! questo su asfalto, non oso immaginare i guai da risolvere che ci si potrebbe ritrovare se capitasse nel nulla delle montagne. Ho almeno un paio di amici che hanno lasciato la moto li dove si trovava per tornare poi il giorno dopo a riprenderla in qualche modo per problemi alla catena. Quindi, con umiltà ammetto che saprei come fare ma non è un lavoro su cui ho esperienza da vendere, e mi affido a Pierpaoli da cui imparo per il futuro. Nella foto qui sotto a sinistra si vede come la catena pende con un evidente pancia, solo 15 giorni prima era molto più tesa. Si smonta la copertura del pignone per scoprire il dado che blocca il pignone stesso.
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Con circa 80.000km, questo VStrom ha cominciato a perdere olio da uno stelo della forcella. Basta un pò di tempo, tanta pazienza, e in mezza giornata si può fare la sostituzione dei paraolio risparmiando qualche euro, e tanta soddisfazione a fine lavoro. Non ho seguito in prima persona il lavoro, si tratta di un amico che mi ha concesso gentilmente la sua documentazione fotografica di tutto il lavoro. Si comicia con la parte più noiosa, smontare tutte le carene e trovare il modo per fermare la moto sul cavalletto per mantenerla ferma quando non avrà più la ruota davanti dove poggiare, un sacchetto di terra di qualche kg da mettere a contrappeso sulla moto.
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E anche quest'anno non mi sono fatto mancare un giro ai motodays. Un vero formicaio, gia per strada ancora prima di arrivare alla fiera il traffico preannunciava un certo affollamento. Di cose interessanti da vedere ne avevo un bel pò, e soprattutto ero curioso di vedere le novità nell'esposizione delle mtb riguardo l'elettrico. Ho trovato molto più di quel che pensavo, a parer mio il motodays 2013 è stato segnato dall'elettrico che avanza in ogni forma, indea e improvvisazione fino all'improponibile. Le foto qui sotto sono solo un paio di esempi di chi propone nuove strade in accoppiata con l'elettrico, la bici senza catena, o una mtb di discreta fattura, elettrificata e pieghevole con un telaio decisamente insolito.
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Questa è la documentazione fotografica del montaggio delle manopole Oxford sul V-Strom del mio amico, la parte elettrica ha sostanzialmente gli stessi problemi da risolvere che ho incontrato sul Ténéré. La differenza principale però sta nel fatto che il V-Strom non ha una predisposizione per una presa 12V sotto chiave (Vedere aggiornamento a fine articolo, la predisposizione c'è). Pensavo di poter risolvere facilmente questa mancanza ma non è stato cosi. In un primo momento ho prelevato i 12V dalla lampada dell'anabagliante, aggirando problemi di cablaggi complicati e invadenti sui cavi della moto. La cosa ha funzionato ma ragionado bene ho valutato che non è saggio aggiungere circa 25Watt delle manopole sullo stesso cavo che gia fornisce 55Watt per le lampade, si arriva ad un totale di circa 80Watt... mmmm.... non mi pare troppo saggio. Quindi è stato modificato il tutto con un attacco diretto alla batteria con un lavoro più pulito e sicuro. Solita lotta per togliere le vecchie manopole.
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Era da tempo che pensavo di montare le manopole riscaldate ma ho sempre rimandato al solo pensiero della mole di lavoro da fare per montarle. Corrotto da un mio amico, ho deciso di provare con le manopole Oxford. Un ottimo prodotto con un regolatore su 4 posizioni diverse con segnalazione di led a diversi colori per le diverse temperature, o situazioni rilevate. Durante il montaggio sul VStrom del mio amico, ci siamo accorti che la sua batteria non era in forma con voltaggio che non arrivava a 12V. Dopo qualche prova di accensione e riscaldamento, la centralina delle manopole ha rilevato l’anomalia e, ad ogni tentativo di riavviarle, il primo led blu che indica un carico del 30% di calore, si è messo a lampeggiare indicando una condizione anomala e di protezione per la batteria impedendo il riscaldamento. Molto molto positivo come inizio.
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