Oggi ho avuto la possibilità di provare le altre due moto BMW della serie GS, la 800 e la 650 bicilindrica. Purtroppo per mancanza di tempo non ho potuto provare la 650 monocilindrica… sempre per motivi di tempo non è che ho potuto fare chissà quanti chilometri di strada, giusto il necessario per farsi una buona idea di che pasta sono fatti i due modelli. Considerando che erano moto in test, non ci sono andato per niente delicato e ho tirato più volte a limitatore di girie a fischi dalle gomme sia in frenata che in partenza.
Ho potuto provare un paio di bici prima di spendere una certa cifra per una tutta mia, e questa è una di quelle… una Giant Trance X2. Basta guardarla in foto e pensare che la prima cifra spesa per questo giocattolo inizia con il 2, quindi si capisce bene di che qualità e impostazione si parla.
Grazie alla generosità di un amico, ho avuto la fortuna di poter provare in un paio di situazioni diverse un BMW GS 1200 accessoriato con tutta l’elettronica che mamma bmw ha potuto inventare per questo modello. Potrebbero sembrare anche eccessivi tutti quei gingilli elettronici ma quando poi fanno la differenza ci si accorge che invece aiutano a mantenere costante e alto il livello di sicurezza che il mezzo può dare.
Grazie alla generosità di un amico, ho avuto la fortuna di poter provare in un paio di situazioni diverse un BMW GS 1200 accessoriato con tutta l’elettronica che mamma bmw ha potuto inventare per questo modello. Potrebbero sembrare anche eccessivi tutti quei gingilli elettronici ma quando poi fanno la differenza ci si accorge che invece aiutano a mantenere costante e alto il livello di sicurezza che il mezzo può dare.
Contrariamente a quanto pensavo, l' HP 6915 con il software GPS giusto, ha mostrato prestazioni spettacolari e funzionalità sterminate. Unico serio problema è la durata delle batterie che arriva appena ad un paio d'ore. Mi sono ingegnato su come portare una buona riserva di energia per tenerlo acceso almeno 5 ore.
Il primo test l'ho fatto usando una batteria al piombo da 12v da 4h che garantisce una durata di un giorno intero, ma il prezzo da pagare è il peso. Tutto l'accrocco finale con la batteria al piombo costringe a portarsi dietro quasi 2kg di peso in più. Mi sono rimesso allora alla ricerca di qualcosa di meglio, ed ho scoperto una cosa interessante!
Dopo aver comprato la rockrider 9.1, c'era solo da trovare su quale montagna andarsi a perdere. Dietro Roma ci sono i pratoni, molto vasti dove ci sono bei tracciati da fare, ma difficili da trovare ricordare e ritrovare. Perdersi li è difficile, è molto frequentato, ma non è impossibile. Insomma volevo un GPS da portatre. Riciclando un pò di cose avanzate in casa, tra cui un palmare HP 6915, ho construito un supporto, un pacco batteria e comprato una piccola sacca per contenere tutti i cavi.
In sostanza da un foglio di alluminio ho ricavato tre listelli che ho ripiegato a seguire il profilo del palmare per bloccarlo in una posizione stabile. Ho fissato il tutto alla bici sfruttando la filettatura nel ragnetto del cannotto di sterzo, togliendo il tappo di copertura originale, e usando una vite lunga quel tanto da sporgere qualche centimentro fuori per permettere di bloccare il tutto in posizione. Se guardate la foto si capisce molto meglio che non a descriverlo... ho poi ricoperto in gomma l'alluminio per non rovinare il palmare e per generare attrito sul palmare per tenerlo fermo in posizione.
Corrotto da mio fratello, ho abbandonato per una volta i motori e inforcato i pedali per trovare un pò di divertimento ecologico. Mi ha prestato una bici della trek con sospensioni solo davanti regolabili al manubrio, e dei potenti freni a disco idraulici shimano che potete vedere qui sotto in dettaglio.
Il Tricker grazie alle sue misure contenute e peso non eccessivo, si presta molto per fare scuola per chi è alle prime armi e ha una statura non troppo alta... praticamente perfetto per le ragazze. Infatti ecco qui le prime salite e discese fatte da una ragazza alle prime armi.
Avevo dei paramani del KTM che non usavo da tempo, e da sempre quando arriva l'inverno il freddo al disotto dei 5/6 gradi si fa sentire forte sulle mani dopo 10km di strada fatta.... ho visto in giro qualche scooter con i paramani in plastica enormi ed invadenti in plastica, in genere sui burgman, ma non è che siano uno spettacolo vederli. Poi ci sono quelle che mi pare chiamano le moffole, una sorta di quanto attaccato alla manopola, ingombrante pure quello ma sicuramente più efficace dei plasticoni. Il mio dubbio su questi ultimi è stempre stato sulle emergenze, se devo togliere la mano dal manubrio velocemente non è che aiutino il movimento. L'altro giorno mi sono capitati tra le mani questi paramano KTM che non uso, ed è stato un attimo pensare di usarli come paramani sull' SWT. Sono piccolini, poco ingombranti, non fanno sicuramente miracoli con il freddo, ma ho pensato che meglio di stare senza sarebbe stato di sicuro. Tanto più che li si riescea a fissare con 4 fascette al volo. Ecco qui sotto qeullo che è stato il risultato:
Per chi pratica enduro in maniera civile sapere dove è possibile andare e dove è bene non entrare è vitale... conoscere dove sono i parchi e le zone protette. Ancora meglio avere un gps con segnate queste zone da evitare. Ho cercato una cartina affidabile che indicasse le zone protette del Lazio (per chi fosse interessato a questa cartina mi contatti che trovo il modo di farvela avere), un pdf di 18mb dove sono chiaramente indicate tutte le zone.
Per avere il 100% della frenata, spesso si deve arrivare con la leva del freno fino alla manopola, questo significa che è molto probabile che se per la frenata si usano solo due dita, e le altre 2 stringono la manopola, arrivare al 100% non è possibile perchè ci si schiacci ale dita. allora ho montato una leva freno con l'escuriosne regolabile:
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