Harley-Davidson LiveWire in prova

Prima o poi questa prova sapevo che sarebbe arrivata, credo forse la prima moto degna di nota che farebbe faticare una multistrada ducati a stargli dietro. Da precisare che a me il produttore di queste moto non piace gran che, alcuni modelli sono veri termosifoni su due ruote, questo però non mi impredisce di valutare, cambiare idea quando vengono fatte scelte coraggiose da ammirare. Quindi eccola qui, una moto elettrica fuori dai miei schemi di terra e fango, ma la novità e l'innovazione è talmente tanta che non si può fare a meno di essere curiosi di provarla, la LiveWire.

        

Per soli 34.000 euro, nel 2020 ci si porta a casa una moto che a prima vista non penseresti mai ad un costo cosi esagerato, un GS 1250 anche solo esteticamente puzza di una montagna di euro, questa harley invece potrebbe quasi passare inosservata, ma basta guardare nella zona del motore per capire che qualcosa non torna. Al posto del motore c'è una gigantesca batteria da 15,5 kWh. Per dare una proporzione, in una casa abitata da tre persone, normalemte, in una giornata tipo, il cosumo di corrente in 24 ore si aggira tra i 10 e i 14 Kw, questa moto potrebbe tenervi alimentata casa per una giornata intera. Il pacco batteria da solo fa 140kg, in totale la moto arriva a 251Kg, più della metà del peso se ne va sulle batterie. Il motore vero e proprio si trova sotto il pacco batterie, ed è raffreddato da un piccolo radiatore che si trova sul frontale della moto, nella posizione classica di una qualsiasi moto termica. Le dimensioni però sono molto ridotte, sembrerebbe un radiatore dell'olio su un comune motore per le dimesioni che ha.

        

Al posto del tappo del serbatoio c'è l'attacco per la ricarica che può essere fatta sua da casa che da colonnina rapida. Dichiarano che in una normale presa di casa in circa 9 ore la carica è completa, la media dovrebbe essere di circa 20km di autonomia per ora di ricarica dalla 220v di casa. Dalla ricarica rapida dichiarano che da 0 all'80% ci si arriva in 40 minuti, al 100% in circa un'ora, c'è un però! Per mantenere la garanzia della batteria, per ogni ricarica rapida, ci devono essere almeno 4 ricariche lente a dar respiro alla batteria. La centralina registra tutto e appena si sgarra questa regola, addio garanzia sul pacco batteria. L'autonomia dichiarata è di minimo 158km in città, ma pare ci sia la testimonianza di una pesona che la usa tutti i giorni, che mettendosi con manicalità a gestire i consumi, sia arrivato ai 220km. Il motore riporta dei dati sulla carta non da poco, siamo a 105 cavalli per 116 Nm di coppia. Qui serve tirare in ballo qualche confronto numerico con altre moto classiche. Ne prendo una di tutto rispetto, sia per il produttore che per il fatto di avere gli stessi cavalli di questa LiveWire, cioè 105 dichiarati, la BMW F900 XR. La BMW, al massimo della sua resa, arriva solamente a 92 Nm...! non so se è chiaro il concetto/paragone, 105 cavalli elettrici con 116 Nm contro 105 cavalli termici che devi apettare di arrivare a trovare i suoi soli 92 Nm di coppia, ad un preciso regime di giri.

        

Per trovare un motore che possa superare i 116Nm, si deve salire di cilindrata, passare i 1000cc, tanto per prenderne una a caso ben conosciuta, un gs 1200 del 2017/2018, tira fuori 125Nm, appena 9 in più, con la limitazione fisica del motore termico che devi raggiungere un certo regime di rotazione per averli tutti a disposizione, questa qui no, ti sbatte sul culo tutti i 116Nm all'istante, da fermo! Al manubrio manca completamente la leva frizione, i comandi sono facilmente raggiungibili, con i guanti ci si deve fare un pò di abitudine, non riuscivo a capire quale interruttore avevo sotto le dita quando cercavo di modificare qualche parametro. Pinze freno brembo attacco radiale e disco da 300 davanti, dietro una soluzione mai vista di attacco della pinza al forcellone. Un' impianto frenante mostruosamente efficace. Il reparto sospensioni credo possa far invidia a stradali più famose e spavalde di questa, SHOWA SFF-BP alle forche e SHOWA BFRC al forcellone, completamente regolabili, da perderci la testa.

        

        

Andando poi a spidocchiare un pò meglio le specifiche della moto, mi sono accorto che il tipo che mi ha lasciato la moto in prova, ha rilasciato informazioni un pò diverse da quelle che si trovano su internet, quindi mi manca una buona parte di vera prova su strada, di conoscenza completa della moto. Il tipo diceva che il freno motore non è configurabile, che ci sono solo le sue 4 mappature da selezionare e poco altro... poi mi sono accorto invece che sul manubrio è presente un bel tasto con la dicitura TC, che la dice lunga su cosa si nasconda li dietro. Non mi è stato possibile curiosare e provare la cosa perchè me ne sono accorto troppo tardi, fidandomi delle informazioni ricevute. Dovrebbe invece essere possibile regolare da 0 a 100% i parametri di potenza, rigenerazione e risposta dell'acceleratore nella modalità custom, cosa che la renderebbe un laboratorio ambulante di prove infinite alla ricerca della perfezione per ogni signola persona e sensibilità unica di guida che le diverse persone hanno.

        

Dopo tutte le spiegazioni del caso, salgo in moto, nel silenzio più assoluto, la moto è accesa e pronta a partire. I primi metri sono un pò spiazzanti, niente frizione, nessun rumore a dare riferimenti, sembra di aver tolto le rotelle per la prima volta 5 minuti prima. La sensazione delle rotelle in realtà ha un suo perchè, l'ho capito poi più avanti nella prova. Su strada arrivato ai 40km/h viene spontaneo a dare a cercare la leva del cambio, ma si va a vuoto, non c'è... allora si resta sul gas a mo di scooter. Parto in modalità rain, la più soft, l'accelerazione decente arriva solo dopo aver insistito un bel pò sul gas. In rilascio, il freno motore è inesistente, va via liscia e ci si deve affidare completamente ai freni per rallentare. Mi trovo a fare la prima curva, ed ecco che la moto si manifesta in tutta la sua ignoranza! Lo sterzo è pesantissimo, non tanto per il peso specifico della moto, ma credo più per una questione telaistica. Una cosa mai sentita prima. Imposta la sua traiettoria in base all'angolo di piega di prepotenza, il manubrio pare tenuto da un'altra persona che lo manovra di forza. Monolitico, pesante e poco collaborativo. Bruttissima sensazione che nella prima curva non mi riusciva di seguire una linea coerente, sembrava avessi le rotelle montate che impediscono liberamente il movimento. Un telaio e delle geometrie abominevoli, ma forse è meglio che siano cosi con un motore del genere.

       

Appena mi è possibile, cambio mappatura. Dalla rain passo direttamente alla sport. Faccio il cambio mentre sono in rilascio dalla modalità rain, dove non esiste freno motore, ed appena si attiva la modalità sport, improvvisamente la moto comincia a frenare da sola, attiva il freno motore. Riparto dal semaforo e si sente un netto cambiamento della risposta al gas. Ho davanti a me due macchine che mi ostacolano il sorpasso, aspetto il momento giusto per infilarmi tra loro, sono verso i 50 kmh, si aprte un varco davanti a me, ne approfitto, apro gas.... e....  si apre un buco spazio temporale davanti a me, un pugno allo stomaco, il manubrio che tende a sfuggire via dalle mani, piccola pausa sul gas, stringo le manopole forte e do giu di nuovo tutto, e lei di nuovo un pugno allo stomaco nonostrante la velocità gia oltre i 100kmh. Al semaforo successivo mi fermo con il cervello vuoto, solo occhi sgranati, lo stomaco che torna al suo posto e la voglia di ripartire ancora. Semaforo verde di nuovo, asdesso ho tutta la strada libera, apro di nuovo tutta manetta e lei riparte dritta come un proiettile, si fissa sul suo binario e non lo molla mai, il sibilo del motore elettrico è una droga, è accompagnato da un leggero sibilo della ruota dietro che viene spinta al limite della sua tenuta in accelerazione, una precisione millimetrica... la ruota davanti non pende mai contatto con il terreno, una locomotiva sul suo binario immaginiario che non perde mai. Non si riesce a capire mai quando l'elettronica lavora a tagliare potenza, ad evitare l'impennata, niente di nietnte, lei accelera come un'indemoniata e basta. In un motore classico bene o male si percepisce l'elettronica quando interviene, ti aiuta un pò a capire i limiti quando la usi, prendi riferimenti, apprendi i limiti, qui non sai mai cosa realmente accade, so per certo che lei evita che ti ammazzi nel gestire 116Nm di coppia istantanei, ma non riesci a trovare i riferimenti di cosa lei faccia veramente per evitarlo.

        

Gasato al massimo per le accelerazioni, in quelche modo ci si deve pur fermare. L'impianto fgrenante è impressionante, sembra di stare su 4 ruote. L'intervento dell'abs è cosi delicato che quasi non si pecepisce, il fiscio delle ruote ti fa capire che sta lavorando. Non ho avuto il coraggio di farlo entrare anche sulla ruota davanti. Il problema che io ho trovato, è la sua impostazione ciclistica troppo prepotente. Si sente nettamente che lei imposta il suo binario immaginario, e li dentro vuole restare. E' anche un bene perchè anche se la maltratti lei sempre li rimane, difficile che parta di derapata incontrollata, ne senti solo l'accenno ma poi sparisce tutto. Lei si sa gestire per non metterti in difficoltà, pagando però una pesantezza sullo sterzo mai setita prima. Troppo tardi ho capito come questa pesantezza la si può cavalcare. In curva la si deve sbattere giu in piega decisi, spingendo sul manubrio (deformazione enduristica) la mandi giu e allora esce fuori un altro pezzo della sua anima da corsa. Sempre incanalata sul suo binario va giu in piega e aspetta che tu sia capace, che ci sia il manico giusto per fare i numeri. Non credo di averli io su asfalto... quindi ho mollato la cosa pensando a tornare a casa tutto intero. E' da provare, potrei raccontare ancora di altre mille sensazioni ricevute, ma è una tecnologia da provare per capire veramente di cosa si parla. Per dare altri numeri, sono partito il 61% di batteria e una autonomia stimata in 113km, al rientro, con una guida sporca e senza riserve di maltrattamenti, quasi sempre in modalità sport, mi sono ritrovato con il 44% di carica e una stima di 80km residui. Quindi secondo lei, 113km meno 80km residui, avrei fatto 33km di strada, in realtà il giro è stato di soli 20km esatti. Qui sotto il video del giro, magari riesce più delle parole a trasmettere di cosa parlo, buona visione.