Cambio olio e filtri Citroen C2 VTR 1.4

Scaduta la garazia della macchina, è ora di metterci le mani per la manutenzione ordinaria. Cambio olio e filtri aria, gasolio e olio. Il concetto da seguire per fare il lavoro è sempre lo stesso, dato che però si tratta di un diesel, c'è da seguire una procedura diversa per il cambio del filtro del gasolio, niente di complicato ma è bene conoscerla per non ritrovarsi a fine lavoro con il motore che non ne vuole sapere di ripartire. Si comincia con rimuovere il fondo piatto sotto al motore, e magari scoprite vari trasudi di olio, che entro un certo limite sono normali.

   

Individuato il tappo di scolo dell'olio, con una dinamometrica ho ricavato la coppia di serraggio da riutilizzare poi nella richiusura, non è strettamente necessario l'uso di una dinamomentrica, è solo questione di sensibilità nelle mani e se ne può fare a meno... io ce l'ho, e mi sono ricordato di usarla. Tolto il tappo cala giu tutto l'olio, e per facilitarne l'uscita si stappa sopra il tappo di ingresso e l'asta di rilevamento.

   

Ho lasciato scolare l'olio e mi sono occupato poi del filtro dell'olio che si trova in una posizione un pò nascosta nella parte alta del motore. Si tratta di un filtro in carta dentro una cupola di plastica. Per arrivare al filtro, si deve togliere una parte del tubo di aspirazione aria che lo copre, nella foto qui sotto a sinistra con il tubo ancora montato, e a destra con il tubo tolto e la freccia che indica il coperchio in plastica che racchiude il filtro vero e proprio da sostituire. Nelle foto successive si vede il tappo svitato che porta via con se il filtro.

   

   

Il filtro in carta si incastra con un innesto all'interno del tappo appena svitato dal motore, si toglie quello vecchio e si inserisce quello nuovo. Da fare attenzione alla posizione esatta per poter rimettere il nuovo filtro, c'è un innesto che deve essere posizionato nel modo corretto verso il motore (quello indicato dalla freccia nella foto).

   

Fatto questo sono passato al filtro aria e gasolio. Il filtro aria è banalissimo da individuare e sostituire, basta allentare tre viti e aprire il coperchio (foto sotto a sinistra) sopra il motore per sostituirlo. Un pò più complicato il filtro del gasolio, dove si trovano connessi il tubo di ingresso e uscita gasolio, e il cavo per il sensore della centralina.

   

Il vecchio filtro del gasolio, è pieno di carburante, sarà poco meno di mezzo litro, forse.... comunque, bisogna cosiderare che si tratta di un diesel e non un benzina. Togliendo il vecchio filtro, tutto il circuito di aspirazione del gasolio, perde il suo stato normale di depressione per l'aspirazione che mantiene tutte le tubature piene di gasolio. Questo pieno va ripristinato manualmente una volta inserito il nuovo filtro. Se non si esegue questa manovra, al primo tentativo di riavviare il motore, nei cilindri arriverà solo aria e si dovrà insistere un bel pò sul motorino d'avviamento sperando che il motore riparta. Non sono certo che il motore da solo riesca a riaspirare su il gasolio dal serbatoio prima che la batteria ceda... non ho mai provato, di sicuro però il motorino d'avviamento perderà qualche anno di vita per cercare di far ripartire il motore a vuoto. Le tubature di ingresso e uscita sono facili da scollegare dal filtro, un pò meno il cavo elettrico che si trova sotto, e per di più il cavo non è poi cosi lungo da facilitare la manovra (foto di sinistra qui sotto, il connettore grigio)

   

Ho rimontato il nuovo filtro, connesso il cavo del sensore con annesse parolacce e bestemmie varie per 10cm di cavo che citroen non ha voluto spendere per facilitare il lavoro, connesso ingresso e uscita gasolio, e poi sono passato alla manovra manuale di ripristino del circuito. Si fa tramite l'apposita pompetta che si trova sul lato sinistro della scatola del filtro dell'aria. Una volta i diesel non erano muniti di pompetta dalla casa madre, serviva un ammennicolo apposito per riaspirare il gasolio. Si comincia a spompettare parecchie volte, sembrerà che non succede niente ma invece si deve insistere fino a che si sentirà palesemenete che qualcosa cambia. Si sentirà sotto la mano che la pompetta diventa più dura, e il chiaro rumore di liquido che passa. Come ulteriore conferma, si vedrà anche nel tubicino trasparente indicato dalla freccia nella foto qui sotto di destra, che c'è il passaggio del gasolio che va a riempire di nuovo il filtro. 

   

Fatto questo ho richiuso il tappo di scarico dell'olio sotto al motore, e caricati circa 3,5 litri d'olio (3,8 litri da manuale). Terminta anche questa parte, ho riavviato il motore che è partito al primo colpo, segno che il cambio del filtro del gasolio è stato fatto senza creare problemi. Tanto per non farmi mancare niente, nel serbatoio ho svuotato il classico additivo per ripulire gli iniettori, che non so quanto siano efficaci realmente ma per cosi poco l'ho provato ugualmente.

Commenti  

0# Marco 2014-12-27 15:22
L'unica guida che ho trovato per il cambio del filtro gasolio fai-da-te.Grazie!
 
0# Marco 2014-12-27 15:23
:roll:prego....;-)
 
0# rocco 2015-08-09 08:13
grandissimo ottima guida grazie mille:lol::lol::lol:
 
0# Gae 2016-09-26 11:04
Ottima guida, ma che misura è la chiave a bussola che usi x smontare il coperchio del filtro olio? Inoltre quale olio e' consigliato?
 
0# paolo.f 2016-09-26 19:40
Ciao,
Mi devi scusare ma non ho più quella macchina, e non ricordo la misura della bussola, forse una 17.
Per l'olio l'importante è che sia per motore diesel o benzina che sia, e a base sintetica 100%. Se sei maniaco della precisione per le specifiche fai riferimento al manuale ma cambialo quando sei tra i 15.000/18.000km. Non seguire l'indicazione folle del manuale che se non ricordo male indica di tenere l'olio fino ai 30.000km.
 
0# Gae 2016-09-26 21:08
grazie comunque della risposta. ha acquistato quest' auto la mia ragazza circa 5-6 mesi fa, purtroppo il libretto di manutenzione è parziale, non mi dice quale olio nello specifico serve. Poi ho provato sia la chiave 17 che la 21 ma sono piccole, fa niente. credo che mi rivolgerò ad una concessionaria citroen per chiedere informazioni sulla' olio e i pezzi di ricambio da utilizzare nello specifico. Ti ringrazio veramente per la guida è fatta davvero bene .
 
0# marco 2018-12-29 13:53
:lol:ottimo provero anchio a cambiare l'olio della mia c2 speriamo bene, ottima guida complimenti.
 
0# Paolo.f 2018-12-29 14:06
;-)
ciao, se segui passo passo non dovresti aver problemi... se hai bisogno di aiuto, chiedi pure... Non avere fretta e fai con calma tutti i passi. consiglio solo che se non hai l'attrezzatura giusta, non avventurarti ma rimedia quello che ti manca per lavorare al meglio.

Sostituire prafango C2

Dopo aver preparato il parafango della c2 (questo l’articolo) ho trovato del tempo per completare il lavoro smontando l’intero muso della macchina. In passato ho gia fatto lavori del genere per diversi motivi, quindi mi ero fatto una certa idea delle difficoltà che avrei potuto incontrare ma le cose nel tempo sono decisamente cambiate. Le macchine vengono costruite in maniera molto diversa, studiate più per la catena di montaggio che non per la riparazione. Inconcepibile per me dover smontare l’intero paraurti per poter cambiare un faro. Anche le varie lamiere fissate al telaio della macchina, sono rivettate per risparmiare costi e tempo nella produzione, mentre una volta erano imbullonate e per smontarle era una vera passeggiata. Comunque… Ho cominciato tirando via l’intero paraurti per arrivare alla barra a deformazione da sostituire e per cambiare il faro. In alto ci sono 4 semplici viti da togliere (foto qui sotto a sinistra) che sganciano tutta la parte alta del paraurti. Poi ci sono 2 bulloni per lato del paraurti da allentare solamente (foto qui sotto a destra)  perché il fissaggio è fatto a mò di incastro tenuto stretto dai 2 bulloni stessi.

   

Il problema è arrivare a questi due bulloni dove uno è infossato e nascosto dietro il passaruota ed è irraggiungibile. Dal lato dove avevo il paraurti rotto è stata una passeggiata dato che era semi sganciato gia di suo, l’altro lato è stato un po’ più laborioso ma ci sono riuscito. Fatto questo il paraurti è libero nella parte alta e si può sganciare e tirare giu. Qui mi sono accorto di un problema… nella parte bassa è tutto fissato da un infinità di fermi in plastica e 4 perni in ferro. Sono incastri rapidi (in teoria), non delle viti o bulloni. È decisamente meglio cominciare a smontare il paraurti dalla parte bassa, e poi passare alle viti in alto. Questi perni in plastica sono l’invenzione più ignorante che la citroen potesse fare e decidere di usare cosi massicciamente. Un delirio per me, tirarli via senza violentarli è difficile, e quindi spesso escono tutti storti e sderenati e non sai mai se una volta rimontati avranno la giusta tenuta come prima. Tolti tutti questi fermi il paraurti finalmente viene via per intero e ho potuto vedere che dietro c’erano una serie di altre piccole crepe non visibili da fuori.

   

   

Come si vede nelle foto qui sotto, sono stato molto fortunato, e ho capito perché spesso negli sfasci ci si trovano macchine quasi nuove con ammaccature si importanti ma che a vista non giudicherei mai da buttare. Il fatto è che a pochi cm dal paraurti si trovano spesso componenti di un certo valore che gia a 40km/h subiscono sicuramente forti danni. Subito dietro un paraurti appena ammaccato magari c'è il condizionatore rotto, intercoole da cambiare, radiatore motore bucato, sensori parcheggio e fari bionici sfasciati che portano il costo della riparazione quasi al valore della macchina stessa in vendita usata. Se avessi avuto altri 10km/h in più avrei battezzato il condizionatore piegando tutti i tubi che si vedono in foto!

   

   

Sostituire la barra a deformazione è molto semplice, basta allentare i tre bulloni per lato che la fissano al telaio della macchina e viene via facilemente, al massimo qualche mazzettata poi per far combaciare i fori della nuova barra per riavvitare i sei bulloni.

   

   

                                                                                                         prima                                                            dopo

   

Poi ho tolto gli ultimi residui del faro sfracellato, e tirato giu qualche entità santificata per togliere il passaruota interamente fissato dai soliti perni in plastica. Molto facilmente si toglie anche la piccola parte finale della minigonna sul parafango, mentre molto più problematica è la parte decorativa in plastica davanti lo specchietto (foto in basso a destra) che non ne vuole sapere di sganciarsi facilmente.

   

   

Ho cominciato poi la parte più delicata del lavoro, togliere il parafango sganciando tutti i rivetti. Il punto più critico è il rivetto che si trova sotto lo scolo dell’acqua del vetro davanti, ci si trova a lavorare di trapano a pochi centimetri dal vetro.

   

Gli altri rivetti sono molto più facili da gestire, rognosi da togliere rischiando di allargare il foro della loro sede ma alla fine con un po’ di pazienza cedono. Una volta liberato il parafango da tutti i rivetti comincia a distaccarsi e rimane solamente da sbullonare gli unici tre dadi che lo fissano. Uno dietro la decorazione in plastica davanti allo specchietto, uno nascosto tra sportello e parafango stesso che si deve agire dall’abitacolo della macchina, e l’ultimo in basso nascosto dalla minigonna che si toglie abbastanza facilmente essendo ad incastro. Tolti questi bulloni finalmente il parafango viene via. A questo punto vedere la macchina ridotta un semi rottame fa un certo effetto… pensieroso ho sistemato tutti gli attrezzi, chiuso il box e ripreso il lavoro il giorno dopo.

   

Ho fissato il nuovo parafango nella miglior posizione possibile tramite il dado superiore e quello inferiore, poi ho cercato la corrispondenza dei fori da rivettare che, come al solito, non combaciava per niente. Con molta pazienza sono riuscito ad infilare il primo rivetto, quello più critico vicino al vetro e l’ho fissato, da li in poi il lavoro è stato tutto in discesa. Gli altri fori si sono facilmente allineati e in 20 minuti il parafango era pronto e fissato per intero.

   

   

La parte più difficile praticamente è finita, ho montato il nuovo faro (tre viti in tutto) e il passaruota. A questo punto manca solo di riposizionare il paraurti. Tramite delle fascette nascoste ho irrobustito le parti interne che si sono crepate, e fissato il baffo inferiore con delle nuove viti. Per finire ho passato almeno 40 minuti sempre in compagnia dell’entità santificate a cui mi sono rivolto minaccioso, per cercare di fissare tutti i perni in plastica e ferro che bloccano tutta la parte bassa del paraurti con il fondo piatto sotto il motore. Un delirio!

   

Lavoro finito e risultato soddisfacente. Il nero del novo parafango è leggerissimamente più scuro se lo si osserva con attenzione al sole, e il livello di lucido ottenuto (senza alcuna lucidatura a macchina) è appena appena diverso (si vede nella foto il riflesso), ma sono tutti dettagli che si notano cercandoli a 30/50cm di distanza, nel complesso l’aspetto della macchina è tornato più che dignitoso, certo rimane da sistemare ancora il cofano ma decisamente l'aspetto è migliorato.

   

   

 

 

Commenti  

0# Riccardo 2014-12-27 15:33
Bravisssssimo! gran lavoro!!!!
 
0# Riccardo 2014-12-27 15:34
Grazie....;-)

Verniciare parafango C2

Con la media di 1 volta ogni 10 anni circa, qualche danno alla macchina mi capita di farlo… e come un novellino appena patentato ho scassato un po’ di cose sulla C2. C’è da precisare che è successo quando c’è stata la nevicata a Roma. Dopo aver superato in scioltezza lastre di ghiaccio, sgommate di freno a mano per divertimento, derapate a 20km/h o meno, quando vado a frenare per parcheggiare e fermarmi sulla neve, sento sotto il piede che parte l’abs e mezzo secondo dopo mi sono stampato contro un tubolare di protezione di una specie di colonnina del gas o non so che cosa… prima me la sono presa a ridere, poi però vedendo meglio la macchina mezza acciaccata sul faro e la quantità di danni da 10/15 o 20 km/h che saranno stati poco prima di fermarmi, ho tirato giu un bel po’ di carinerie vocali indirizzate ad entità più o meno santificate… poi ho cominciato a smontare la macchina per pianificare il da farsi.

Ho visto che nessuna struttura del telaio si è minimamente deformata, la barra a deformazione controllata ha fatto il suo dovere assorbendo l’urto, e per questo da sostituire, il paraurti ha subito una crepa verticale sull’angolo, il faro s’è sfracellato, parafango da buttare e cofano rovinato. Primo preventivo in un officina che di norma lavora dai bmw ai ferraricirca 1700 euro!!! Secondo preventivo in officina normale più o meno 700 euro. Bella differenza è?! Valutando che sostanzialmente i danni sono limitati alle strutture montate al telaio, quindi parafango, barra a deformazione, faro e paraurti, con un po’ di tempo e volontà la cosa è fattibile in casa. In una mattina mi sono girato una ventina di sfasci, trovare una c2 è molto raro, e se la trovi ha fatto un frontale e non ci sono i pezzi che mi servono. Poi però due colpi di fortuna e ho trovato quello che serviva. Una barra a deformazione e un parafango, il cofano neanche a pensarci. Tanto per rendere il lavoro più interessante, il parafango non è del colore giusto… è blu mentre la mia c2 è nera, e per di più ha qualche imperfezione da sistemare (foto qui sotto a destra).

   

Comincio quindi a cercare nel web indicazioni su vernici e vari prodotti e intanto rispolvero la memoria dei bei vecchi tempi quando rifeci una intera fiancata di un panda… senza troppa maniacalità perché era un panda mezzo scassato, però una buona palestra per imparare un pezzetto di mestiere. Trovo quindi questo sito http://www.vernicispray.com e decido di fidarmi. Faccio l’ordine di tutto il materiale qui anche per comodità che in una volta sola ho tutto quello che mi serve. Entro 48 ore è arrivato tutto. Qui sotto l'elenco e i codici dei prodotti:

2 X 91402  *  Vernice smalto Macdeco, in bom... *  Euro    14,8

1 X 30080  *  Stucco poliestere a spatola, p... *  Euro    5,20

1 X 176-1  *  Spatole giapponesi per stucco ... *  Euro    3,80

1 X nextcolor-k300  *  NextColor K300 Trasparente Pro... * Euro    8,70

1 X 25120  *  FILLER  - FONDO DA CARROZZERIA... *  Euro    7,70

1 X 25130  *  Primer da carrozzeria: Fondo i... *  Euro    7,70

2 X 3M025-618  *  Kit 5 PZ Assortiti carta abras... *  Euro 2,30 *

1 X 3M025-734  *  Kit 5 PZ Assortiti carta abras... *  Euro 4,20 *

1 X 18608  *   PrePaint... *  Euro    3,90

1 X VS300  *  Magnum impugnatura universale ... *  Euro    5,60

1 X 03099  *  Set di 4 tasti nebulizzatori p... *  Euro    2,10

1 X 3M069/1  *  3M - Mascherina  per polveri e... *  Euro    1,80

1 X 14659  *  BRASIL pasta abrasiva... *  Euro    4,20

Comincia quindi il lavoro duro sul parafango. Provo a far sparire con un martelletto il bozzetto che si vede controluce ma non mi è riuscito un gran che. Per paura di peggiorare la situazione con il martelletto facendo di un solo bozzetto una ventina di montarozzi martellando dalla parte opposta peggiorando la cosa, decido che lo ricoprirò con lo stucco. Purtroppo poi mi accorgo che lo sfascio ha letteralmente cannibalizzato il pezzo per smontarlo, sfondando i buchi dove c’erano i rivetti e addirittura tagliando via parti di macchina che sono rimaste attaccate al parafango. Un po’ di buon lavoro certosino  per non peggiorare la situazione con il dreamel, poi con trapano per togliere i vecchi rivetti e poi qualche martellatina per riaddrizzare gli attacchi, e il pezzo è pronto per cominciare la lavorazione sul colore.

   

   

Una bella lavata davanti e dietro e sgrassata profonda con questo sgrassante per preparare la superfice. Stuccatura grossolana dei vari bozzetti o graffi profondi e poi si aspetta fino al giorno dopo che lo stucco sia ben asciugato.

   

   

Si carteggia tutto con carta a secco 320 per spianare le superfici e senza esagerare nel dettaglio dove ci sono i bozzetti da ricoprire e far sparire con lo strato di stucco aggiunto. Se si insiste troppo con carta a grana grossa si rischia di togliere troppo stucco dove invece deve rimanere a coprire le imperfezioni maggiori, vedi il bozzetto di cui parlavo prima.

   

Si passa poi con carteggio e grana più fine (almeno 500) cercando di raffinare sempre più il raccordo tra la superficie dello stucco e della lamiera. Ancora una passata a grana ancora più fine e ci ritroveremo un parafango con una superficie ben levigata e piacevole al tatto.

   

A questo punto si da una passata di stucco a spruzzo, il filler che va a riempire nel dettaglio ogni minimo graffio o imperfezione della superficie che magari al tatto ci può essere sfuggita. Ho cercato di stendere uno strato uniforme e ben compatto per ricoprire tutta la superficie. Ho lasciato riposare per 24 ore.

   

   

   

Si passa quindi al carteggio ad acqua a grana 800 per sgrossare il filler. Con una mano si carteggia e con l’altra si tasta e massaggia la superficie per scoprire rugosità o imperfezioni da appianare. Passando questa carta la superficie comincia a assumenre un aspetto quasi lucido.

   

In fine si passa alla carteggiata finale con grana 1200 che è la più importante che liscia alla perfezione tutto e comincia a rendere la superficie lucida. Ogni minimo graffio non riempito dal filler a dovere è molto facile che si veda poi quandi si da il colore.

   

Adesso si passa a preparare il vero e proprio fondo aggrappante su cui poi andrà a posarsi il colore. Qui, ancor più di quanto fatto con il filler, si deve stendere uno strato uniforme e compatto con un paio di mani almeno. Fatto questo ho lasciato altre 24 ore a riposo.

   

Si procede di nuovo a carteggiare ad acqua 800 prima, e poi con grana finissima 1200. Si arriva cosi ad ottenere di nuovo una superficie liscia e semilucida pronta per essere colorata. A questo punto è fondamentale avere un ambiente preparato per stendere il colore. I problemi principali sono due, la polvere e l’illuminazione. Per limitare al massimo la polvere dal terreno ho provveduto a bagnare per intero il pavimento del box, e per illuminare l’ambiente ho usato un faro da 500 watt. Per preservare anche un po’ i miei polmoni ho usato una mascherina adeguata e un ventilatore che costantemente soffiava fuori dal box portando via i vapori di vernice e forse anche il pulviscolo in sospensione. Adesso il lavoro si è fatto veramente impegnativo. Bisogna prendere confidenza con la bomboletta sprai e il suo comportamento, si deve portare la bomboletta alla giusta temperatura, circa 20 gradi, e cominciare a stendere il primo strato di colore. Qui serve un po’ di bravura, un po’ di fortuna e prontezza ad improvvisare all’istante se qualcosa va storto. Ho fatto il primo strato di colore cercando di farlo omogeneo ma nemmeno a pensarlo… con la bomboletta è impossibile, viene una vera zozzeria e tutto zebrato. Preso dal panico ho cercato ancora di stendere strati su strati su varie passate ma era sempre peggio… allora ho deciso di fare a modo mio e seguire l’occhio. Aiutato da una illuminazione perfetta del faro da 500 watt, ho cominciato a stendere insistentemente il colore spostandomi solamente quando cominciavo a vedere che il nero si lucidava, quello è il momento chiave, se si ritarda a passare avanti si fa il danno con la goccia. Alla fine per una sola mano di colore ho fatto fuori una bomboletta intera, e il risultato è stato meglio di quel che pensavo vista la partenza difficoltosa.

   

Qui sotto un video condensato in 4 minuti dei 16 serviti per svuotare tutta la bomboletta.

 

 

Molto importante l'aiuto dell'impugnatura che il sito vende per poter avere dei movimenti più naturali del polso per stendere al meglio il colore, per soli 5 euro lo consiglio vivamente.

Purtroppo per me, la polvere a fatto il suo danno, e un colore steso perfettamente è stato rovinato da vari puntini di polvere. Toglierli sarebbe stato peggio che tenerli… quindi sono passato alla seconda mano di nero riuscendo ad ottenere un colore perfetto, lucido a specchio. Peccato per la polvere… nelle foto qui sotto si vede il nero steso bene ma la puntinatura tipica della polvere intrappolata durante lo spruzzo. Per risolvere questa imperfezione mi sono tenuto l’ultima arma, il trasparente.

   

   

Dopo 48 ore ho ripreso il lavoro per eliminare le imperfezioni ma a questo punto, vista la mia inesperienza, ho avuto qualche dubbio sulla qualità della vernice. Volevo passare lo sgrassante per ripulire bene la vernice stesa ma mi sono accorto che invece di pulire la vernice, questa veniva praticalemte sciolta e tirata via dal prodotto. per fortuna ho fatto delle prove a parte senza rovinare il parafango appena finito. Ho chiesto spiegazioni con una mail al sito e con molto piacere ho ricevuto subito una risposta entro un paio d'ore. Qui sotto la risposta dei responsabili del sito:

Buongiorno, Lo sgrassatore in oggetto è per la preparazione alla verniciatura esso contiene solventi che possono aggredire la vernice, in nessun prodotto per la pulizia vengono messi questi solventi, credo che il rischio non esista, vedendo l'ordine suppongo che abbia applicato sopra il trasparente protettivo e questo da una buona resistenza al graffio e agenti chimici come idrocarburi ed alcool. Comunque quando ci sono questi dubbi andrebbe usato il bi-componente che offre una resistenza maggiore, la vernice ha lo scopo di colorare, il protettivo di proteggere sono due cose molto legate tra loro. Io non mi preoccuperei molto se ha dato il trasparente K300. Rimango a disposizione per ogni chiarimento.

Ho approfittato per avere ulteriori informazioni sul trasparente che non avevo mai usato:

Ok... Il K300 ancora non l'ho passato perché dovrei correggere alcune piccole imperfezioni. So che andrebbe passato quando la vernice non è completamente asciugata, se viene passato dopo che la vernice è completamente asciutta ci sono controindicazioni? A riguardo ne approfitto per qualche altro suggerimento proprio sul k300. Correggendo le imperfezioni carteggiando con 1200 renderei il colore annebbiato togliendo un po’ del lucido ottenuto con la stesura del colore, passando poi il k300 riesco a riprendere la parte e ad ottenere di nuovo uno strato uniforme di lucido?

La loro risposta:

come principio è sempre consigliabile di applicare i trasparenti in genere a vernice non perfettamente tirata se questo non è possibile allora deve aspettare che la vernice sia perfettamente tirata (qualche giorno a temperatura non troppo rigida). Se ha opacizzato qualche parte verniciata, nessun problema con il trasparente torna tutto lucido, deve considerare che le vernici a campione doppio strato da carrozzeria sono opache e con il trasparente si rendono lucide.

Dopo questi chiarimenti mi sono deciso a proseguire il lavoro cosi come avevo programmato. Con carta ad acqua ho carteggiato tutti i punti dove era visibile la polvere. Terribile dover carteggiare il colore soprattutto quando è steso alla perfezione. Fatto questo si ripulisce e riprepara la superficie pulita per passare il trasparente.

   

Questa è stata la prima volta che ho usato il trasparente, e devo dire che è uno strumento fantastico quanto difficile da gestire. Riesce a correggere ricoprire imperfezioni superficiali o opacizzazioni venute fuori da una stesura del colore errata. Il problema però è che non può essere steso e pensato cosi come il colore perché nel tempo varia la sua resa. Se si cerca di stenderlo a lucido perfetto mentre lo si stende come per il colore, si rischia più facilmente di fare la goccia o uno strato eccessivamente alto. Infatti il trasparente va pensato a come sarà tra almeno un quarto d’ora perché anche sesu una parte è steso apparentemente male e non a lucido perfetto, quasi come fosse sfumato o accennante la buccia d’arancia, dopo  un quarto d’ora comincia a stendersi e rilassarsi veramente facendo sparire molte imperfezioni.Dopo mezz’ora quasi non credevo ai miei occhi vedendo come varia e migliora il suo stato. Qui sotto due foto a confronto di prima (a sinistra) e dopo (a destra) il trasparente.

   

Con il faro da 500 watt le imperfezioni sotto il trasparente e le carteggiate ad acqua fatte si vedono ancora tutte (forse era meglio carteggiare per intero il parafango per avere un opacità più omogenea), ma non c’è da preoccuparsi… bisogna lasciare agire il trasparente e considerare che la luce del sole non sarà mai cosi potente come un faro da 500 watt sparato ad un metro di distanza. Dopo 24 ore a riposo il risultato è strabiliante, almeno visivamente. Tutti i difetti spariti e una superficie perfetta, lucida e brillante… bellissimo… C’è stato solo un problema per me, la temperatura ambiente troppo bassa… dopo 48 ore premendo con il dito sul trasparente si lascia l’impronta digitale come se il trasparente fosse ancora molliccio e non asciugato. Ho utilizzato allora una stufa alogena puntata contro il parafando per almeno 30 minuti e la situazione è migliorata, mi aspettavo di risolvere ma ancora non sono soddisfatto. La temperatura media purtroppo in questi giorni è di giorno al massimo 17 gradi e di notte scende vicino ai 6. Lo porterò dentro casa a temperatura media vicino ai 20 per una settimana e vedremo come finirà questo primo passo per risistemare la C2.

   

Quindi al momento la spesa è stata di 44 euro per il parafango e circa 25/30 euro per vernice e vari prodotti usati. Circa 80 euro e un parafango nuovo da montare. Nienete male considerando i preventivi che partivano da 700 a 1700 euro per il lavoro finito. Mi manca solo da sistemare il confano che sarà un nuovo esperimento e avvenura... qui il seguito del lavoro con il montaggio del parafango.