Sostituzione mozzi ruote carrello portamoto

Molti anni fa, capitò di prendere un carrello usato a pochi euro, non avevo nemmeno il gancio traino alla macchina... ma l'occasione e con l'idea di progetti futuri, mi sono portato a casa il carrello, con l'aiuto di un amico attrezzato con gancio traino. Il carrello era rimasto semi abbandonato all'aperto e portava i segni del tempo e dell'abbandono, niente di irrecuperabile pensavo, poi però ho penato non poco per risolvere un problema ai mozzi delle ruote.

        

Il carrello è rimasto poi un altro paio di anni nel mio box a fare polvere, arrivò la macchina nuova con gancio traino e allora ho ripreso in mano tutti i progetti massi da parte in attesa di tempi migliori. Dopo i primi trasporti della moto, mi sono accorto che i mozzi delle ruote non erano in condizione di poter continuare a lavorare in sicurezza. Poco male pensai, si registrano e si va avanti... col cavolo invece! ho scoperto che i mozzi erano sigillati, usa e getta. E' partita una ricerca del pezzo da sostituire che è durata mesi, il produttore del carrello non esiste più, nessun riferimento, nessun dato su cui basarsi, il nulla. Poi finalmente ho scoperto il tipo di mozzo usato, si tratta del mozzo della tuota posteriore del panda 30. Finalmente penso, e invece ricomincia una ricerca laboriosa per trovare chi avesse il pezzo da vendere. Negli sfasci non esiste più, non si trova più un panda 30 neanche a pagare. Qualche panda 750 ma il pezzo è diverso. 

        

Colpo di fortuna, un autoricambi di Roma ha la parte nuova, però si tratta dei mozzi delle ruote davanti. Le misure sono identiche al vecchio mozzo da sostituire con la differenza che su quelli nuovi c'è il foto con il millerighe dove va ad infilarsi il semiasse del motore del panda 30. Qualche dubbio sulla resistenza forse minore avendo il foro del semiasse che sul carrello rimane vuoto, ma non ci sono alternative, o questi mozzi o butto il carrello. Prendo quindi i nuovi mozzi e il montaggio è perfetto, carrello salvo per adesso, si perchè poi lo stato si è ricordato che erano circa 20 anni che non faceva fare revisioni ai carrelli, quindi improvvisamente obbligo di revisione. Nessun problema, il carrello è perfetto, solo che senza individuare i numeri di serie punzonati fisicamente sul carrello, non si passa la revisioni. E di nuovo un mese di ricerca sul carrello per trovare sti numeri invisibili. Il carrello ha circa un millimetro di vernice passata ovunque, l'incubo era quello di dover sverniciare tutto il carrello per trovare si benedetti numeri. Per fortuna un giorno guardando con la lente di ingrandimento, ho trovato un piccolo segno troppo dritto e preciso per essere un graffio, svernicio e magincamente vengono fuori tutti i numeri, carrello salvo di muovo, revisione passata al primo colpo. Qui sotto il video del lavoro al mozzo.

 

Ciampino offroad...

Il fuoristrada su due ruote è un passatempo che difficilmente diventa costoso se si usa il buon senso ma su 4 ruote il discorso cambia molto... mettersi per cappello una moto è molto diverso che con un 4x4....

   

Servono poi mezzi di supporto adeguati per risolvere situazioni difficili... ma il divertimento e l'emozione della sfida non mancano mai.

   

   

La sfida che porta a cercare passaggi sempre più complicati dove non si capisce bene se la soddisfazione maggiore è quella di riuscire a risolvere questi passaggi per bravura del guidatore, o per la soddisfazione di sentire di avere un mezzo devastante che non lo ferma nessuno...

   

   

   

La cosa più sorprendente poi è ogni volta che si valuta un ostacolo hard da superare, spesso si pensa che sia impossibile per un 4x4 passarlo, mi capita di pensare che forse anche una moto sarebbe impegnata notevolmente per passare ma poi si rimane a bocca aperta quando questi rampicatori riescono a passare comunque!

   

   

   

Per chi poi non ama troppo lo stress dell'avventura in prima persona, c'è il mondo del modellismo che negli ultimi anni è cresciuto sul lato tecnologico a passi da gigante dai tempi in cui ci trafficavo io. Riproduzioni in scala perfette sia estetiche che di comportamento dinamico durante la guida.

   

   

Che dire... il modo dei motori se vissuto con buon senso e lontano da coatti che trasformano le strade cittadine in piste improvvisate è uno sport senza paragoni che non ha bisogno di bandiere e di stadi dove cercare a tutti i costi un perdente... 

Rover Discovery 4x4 test Vallelunga

Da amante della fanga e del fuori strada, non potevo farmi scappare un test semiserio in fuoristrada su un Land Rover Discovery 4x4 nella pista off di Vallelunga. Quello che ha reso poi il test molto particolare secondo me, è il fatto che eravamo ben sette persone su questa macchina ad affrontare salite e discese con pendenze al 30% e inclinazioni laterali decisamente fuori dal comune. La foto qui sotto a sinistra dovrebbe rendere un pò l'idea... era disponibile anche un defender (foto qui sotto a destra) ma ho preferito il lusso del discovery al ferro più rozzo del defender.

   

Stai seduto sul sedile della macchina e ti giri verso il finestrino laterale per ammirare il panorama e invece stai guardando per terra! Si… a pochi centimetri dalla terra dove dovrebbero stare le ruote... è assolutamente una sensazione anomala. Nella foto qui sotto a sinistra può sembrare tutto abbastanza normale ma quella terra che si vede non è una salita o un dosso ma proprio il terreno dove le macchina "normali" camminano! siamo in discesa ad almeno il 30% e puntiamo il muso della macchina per terra!! Nella foto di destra la situazione è la stessa, ci si deve sostenere con le mani sul cruscotto o contro il sedile che si ha davanti per non caderci contro.

   

Passare su gradoni che a piedi sarebbe difficile superare, con questa macchina si affrontano nel più totale lusso dei sedili in pelle, aria condizionata e scossoni estremamente soft filtrati dalle sospensioni… eccezionale!!! Sentire il motore che va soft e, al momento del bisogno, comincia a ruggire e tirare fuori cavalli e cavalli di potenza senza mai suonare sgradevole… sentire i controlli elettronici di trazione al lavoro (appena una ruota perde aderenza viene subito bloccata e ripresa sotto il controllo delle centraline…) è una macchina che prende vita quando si infila a fare fuoristrada di un certo tipo. Il video qui sotto rende solo l'idea di cosa questo mezzo può fare e le sensazioni che si possono provare, bellissimo!!!

 

Corso Guida sicura Vallelunga

Chi conosce questo sito avrà capito che sono un certo smanettone sia su 2 che su 4 ruote… non sono né un pilota né il più fico de roma su 2 o 4 ruote… solo uno dei tanti che ha avuto la fortuna di poter fare caxxate e riportare a casa ossa, macchine e moto sempre tutte intere. Ritrovarmi in un testa coda in macchina non è una novità… riportare a casa le mutande rigate perché si è fatta una grossa cazzata per strada è capitato e continuerà a capitare… il grande vantaggio di infilarsi in queste situazioni anomale per più volte, è che si impara! Si impara a familiarizzare con certe sensazioni, certe anomalie che normalmente non dovrebbero capitare ma che quel giorno che capitano (anche quando ci si trova per strada con andature normali senza andare a cercare guai) fanno la differenza! Ritrovarsi in un testacoda reale nel traffico ti prende meno alla sprovvista perché si conosce già la sensazione... e più o meno quello che sta per capitare. Il problema secondo me è per chi non ha né la fortuna né la voglia di imparare queste cose, situazione tipica ad esempio per le donne.

   

Cerco sempre di trasferire le mie esperienze alla mia lei ma purtroppo non ho macchine, moto e gomme da sfasciare (e rischiare) per insegnarle veramente come stanno le cose. Per questo ho approfittato della possibilità di partecipare ad un corso di guida sicura sia io che lei. Di questi corsi ho sempre dubitato perché ritenevo che un giorno solo di scuola non sarebbe mai bastato a trasferire ad una persona completamente estranea alla cosa le giuste indicazioni, e soprattutto a lasciare nel tempo un segno durevole di apprendimento di qualche tecnica particolare. Li ritenevo poi completamente inutili (almeno il primo livello del corso) per una persona come me che come tanti altri ragazzi sanno e conoscono già un po’ di cosette riguardo certi modi di guidare… Bhe… Fidatevi, se pensate anche voi questo forse vi sopravvalutate un pochino… Per quanti testa coda mi sono ritrovato ad affrontare e risolvere... andandomi a cercare guai... quando si è messi lì alla prova è meglio essere umili e cercare di migliorarsi ancora, perché inevitabilmente succede di non riuscire a risolvere tutte le prove che vengono proposte dagli insegnati.

   

Per di più ho potuto verificare che per una ragazza è un vero sverginamento brutale verso certe sensazioni che forse nella vita mai e poi mai si sognerebbero di affrontare… lì sono costrette a sentire la macchina che strattona dove vuole, a trovarsi con la macchina che può proseguire dritta per la sua strada non necessariamente con il muso rivolto nella direzione in cui si va… In testacoda sgranano gli occhi impaurite e sorridenti allo stesso momento visto che comunque la situazione è controllata e sicura. La seconda volta che entrano in testacoda già sono combattive e si incaxxano se non capiscono e non risolvono la situazione come vorrebbero o come hanno capito che va risolta. Chiedono e domandano perché si apre un mondo nuovo e a fine giornata, quando rimontano in macchina per tornare a casa, sulla strada magicamente capiscono che il mezzo ha il suo peso e la sua inerzia legata alla velocità… Te pare poco! I concetti e le sensazioni basilari poi rimango nel tempo, quello che realmente manca nel tempo è l’allenamento a queste cose ma su questo c’è poco da fare…

   

Il corso inizia con una breve introduzione ai concetti fondamentali in aula, poi si passa presto alla pratica sulle varie piste. Si comincia a familiarizzare con la resina che è come il ghiaccio e che introduce al concetto e alla sensazione del sottosterzo, la macchina non segue le indicazioni dello sterzo… si impara a controllare l’istinto di insistere sul volante in queste situazioni che invece richiedono una estrema gentilezza.

 

Si passa poi allo slalom a varie velocità: per far capire che la macchina ha il suo peso che agisce in relazione alla velocità e che uno slalom lento è innocuo, mentre al salire della velocità aumenta il nervosismo della macchina e il possibile scodamento... che può portare a qualsiasi conclusione della manovra, sia risolutiva che disastrosa.

 

Si fanno prove sui freni (disattivando l’abs) su superfici ad attrito diverso, due ruote sulla resina a bassa aderenza e due sull’asfalto. In questa condizione appena si frena si innesta il testacoda. Molto molto importante conoscere e sapere questa cosa che è tra quelle che ha la più alta probabilità di verificarsi per strada.

 

Si passa poi al test più interessante di tutta la sessione: lo slide! Consiste nel passare ad una certa velocità su una pedana mobile che sa distinguere quando è attraversata dalle ruote anteriori della macchina, e quando da quelle posteriori. Appena si è sulla pedana con le sole ruote posteriori, la pedana dà una spinta laterale a destra o a sinistra al posteriore della macchina così da innescare un imprevedibile testacoda casuale in una delle due direzioni possibili che si deve saper gestire e risolvere. Bellissimo!!! Per quanto potessi pensare di essere pronto alla prova, non c’è stato verso… un paio di passaggi l’ho toppati non riuscendo a reagire in tempo per evitare il testacoda :-)

 

Infine una serie di prove sempre sul sottosterzo in curva girando in cerchio: prima su asfalto e poi su resina. Da far venire il mal di testa ma sicuramente efficace nel far capire cosa succede e cosa si deve o non si deve fare.

 

 

Mi sento di concludere dicendo che "sicuramente" è un corso che lascia il segno per chi lo segue anche avendo già un pò di esperienze alle spalle come me, figuriamoci per chi è ad esperienza quasi zero sulla questione. La mia lei a distanza di anni ancora ricorda perfettamente i concetti imparati e che la macchina rispetta e risponde a leggi fisiche ben precise da non sfidare mai...! Da solo non sarei mai riuscito ad insegnarle così tanto in così breve tempo.